Cronaca

Boom di assenti per neve al Pacioli,
il preside Strada annulla i monteore:
“La scuola è una cosa seria”
Gli studenti non ci stanno:
“Calpestata la democrazia scolastica”

Stanno a casa per il maltempo e si giocano la giornata sulla neve organizzata con la scuola. Non ci credevano gli studenti dell’Istituto L.Pacioli che lo scorso venerdì 3 febbraio si sono trovati in classe la circolare emessa dalla presidenza, che di fronte al boom di assenze registrate il giorno precedente a causa di neve e ritardi ha annullato la “giornata bianca” organizzata dai ragazzi. Per molte classi la punizione è stata più severa, con la sospensione di tutti i monteore, che consistono in una giornata al mese di didattica alternativa con interventi o esperienze extracurriculari scelte e organizzate dai ragazzi.

IL COMUNICATO DEI RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO

La rabbia degli studenti sfocia in un comunicato firmato dai rappresentanti d’istituto (che riportiamo in versione integrale in fondo all’articolo): “Per queste giornate di scuola alternativa rinunciamo alle assemblee d’istituto, che sono un diritto degli studenti” scrivono nel comunicato i rappresentanti d’istituto, sottolineando che il vero dissenso è dilagato non tanto per la decisione presa quanto per non esser stati interpellati di persona prima di diffondere la circolare, comportamento che a loro avviso non rispetta l’idea di “democrazia scolastica” alla base delle attività studentesche dell’istituto.

LA RISPOSTA DEL PRESIDE GIUSEPPE STRADA

Deciso e risoluto, il preside dell’Istituto L.Pacioli espone le ragioni della propria scelta: “Giovedì ci siamo trovati di fronte ad una quantità di assenze che ha impedito di far lezione in monte classi; se in alcuni casi si trattava di assenze fisiologiche dovute ad effettivi problemi di mobilità o trasporto in seguito verificati, ci sono studenti che hanno approfittato dei disagi per non venire a scuola in massa”. Giuseppe Strada è consapevole degli oggettivi disagi causati dal maltempo, ma considera l’assenza registrata eccessiva e in buona parte ingiustificata, soprattutto per chi è rimasto a casa anche il giorno successivo. “Il monteore è un diritto, ma prima si rispetti il dovere – incalza il preside – E’ una questione di rispetto: come gli insegnanti sono riusciti a venire a scuola pur abitando in diverse zone della provincia, così i ragazzi dovevano rispettare il proprio impegno di studenti. Non penso che i loro genitori si siano permessi un giorno di ferie causa neve; i ragazzi devono imparare che la scuola è un impegno, una cosa seria, e come tale va rispettata”.

Lidia Gallanti

IL DOCUMENTO (VERSIONE INTEGRALE)

Egregia redazione,

in qualità di rappresentanti dell’istituto Pacioli le scriviamo questa lettera per informarla di ciò che è successo nella nostra scuola. Giorno 3 febbraio la presidenza dopo aver controllato i registri e aver notato la grande quantità di assenze effettuatasi nei due giorni precedenti a causa della neve e dei grandi ritardi dei trasporti ha preso la decisione di annullare la giornata sulla neve organizzata da noi studenti come punizione e il 90% dei monteore di classe.

L’organizzazione dei monteore e della giornata sulla neve comporta da parte degli studenti impiego di tempo, queste attività da anni caratterizzano una scuola in cui gli studenti sono più partecipi appunto proponendo i monteore ovvero giorni (dalla durata massima di un giorno di lezione al mese) di didattica alternativa con interventi di associazioni, esperti, lezioni fatte con metodi d’insegnamento nuovi e in cui si affrontano tematiche di interesse degli studenti. Per tali giornate per altro gli studenti rinunciano alle assemblee d’istituto vere e proprie, assemblee che sono un diritto degli studenti e a cui noi rinunciamo per questi giorni di scuola alternativa e più piacevole.

Il preside invece decide di fregarsene della componente studentesca annullando tutto quanto.

Il dissenso nella scuola è dilagato non principalmente per la cancellazione delle attività ma perché noi studenti e rappresentanti non siamo stati interpellati in questa decisione, infatti siamo stati avvisati tramite una circolare provocatoria e che si fa gioco degli studenti; si sente molto parlare di senso di appartenenza alla propria scuola e di “democrazia scolastica”, ma in questo caso ed in altri questi due principi sono stati brutalmente calpestati. “la scuola è mia e decido io” sono le parole che spesso ci sentiamo dire dal preside G.Strada, a queste parole mi chiedo come dei ragazzi possano viver bene la scuola sapendo che nulla verrà mai approvato se non in linea con il pensiero dei piani alti.

Chiediamo quindi gentilmente se si potesse pubblicare questa lettera in modo da rivendicare il nostro diritto di essere informati e consultati prima di qualsiasi decisione che colpisca e di essere ascoltati nelle nostre richieste, pensiamo che una pubblicazione da parte Vostra,infatti, potrebbe aiutarci nel nostro intento di creare una scuola meno autoritaria e più coinvolgente.

In fede

Sara De Bernardis, Alessio Maganuco, Riccardo Omaccini, Amanda Lasperini (rappresentanti d’istituto)



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