Caffè Politico, lo Staff replica
alla Giovane Italia:
“Da loro e dal Pdl
diverse mancanze”
Da pochi giorni, il Caffè Politico ha cessato di essere sede della collaborazione delle organizzazioni politiche giovanili del Pd e del Pdl. Quest’ultima (Giovane Italia), come comunicato anche sui giornali, ha deciso di non partecipare più ai lavori dell’associazione.
Ovviamente, le decisioni di soggetti autonomi si accettano. Quello che spiace, però, è leggerne le motivazioni: “alla luce dell’evoluzione del contesto politico e di fronte al sorgere di problematiche interne all’associazione (non vi sono) più i presupposti per una partecipazione produttiva al progetto”.
Questo lessico vago ed impreciso appartiene ad un modo di fare politica che riteniamo ben poco “giovane”. Di risposta, potremo sembrare meno politically correct, ma teniamo a precisare i due motivi concreti per cui anche per il resto del gruppo (formato da 13 persone, i membri di GI usciti sono due) l’uscita di Giovane Italia dovesse essere un atto dovuto: la spaventosa latitanza del Pdl nel pagare la prima rata del finanziamento (arrivata con oltre tre mesi di ritardo e dopo l’ultima scadenza fissata, minando la serenità e la progettualità dei lavori) e l’assoluta assenza dei ragazzi di Giovane Italia alla partecipazione dei lavori dell’associazione (riunioni, volantinaggi).
In questo contesto, era obiettivamente difficile lavorare. Ci siamo sforzati al primo anno, dove, salvo il capitolo finanziamenti, la situazione non era molto diversa. Quest’anno, però, col completo ricambio della componente di Giovane Italia, la situazione era giunta ai limiti della sostenibilità, con una partecipazione ai lavori pressoché nulla.
Per ulteriori chiarimenti riguardo queste motivazioni, e quelle generiche sopra riportate, i ragazzi del Caffè Politico saranno sempre disponibili, anche per confronti pubblici.
Il Caffè Politico proseguirà la sua attività. Non sarà più bi-partitica, ma può contare sul fatto che dei 13 membri costituenti lo staff, solo 5 hanno tessere di partito (precisamente: due del Pd, una dei Giovani Democratici, due della Lega Nord). Andremo avanti ad invitare personalità di differenti aree politiche,e pensiamo che ciò sia possibile offrendo loro una pluralità di visioni. Sul piano del lavoro non cambierà nulla: nessuno dei membri appena usciti si è impegnato,quest’anno, nell’elaborazione delle serate, nel contattare gli ospiti, nello stendere le domande, nelle attività di pubblicizzazione.
Ma lo stile del Caffè, la sua struttura aperta ad ogni giovane di qualsiasi orientamento politico che voglia venire a seguire gli incontri (o collaborare alle attività dell’associazione) e l’onere dei lavori all’interno dello staff non cambieranno.
Lo Staff del Caffè Politico
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