Il Caffè Politico cambia miscela:
i ragazzi della Giovane Italia dicono addio
l’associazione continua con 13 membri
– I ragazzi del Caffè Politico durante l’incontro con il filosofo Massimo Cacciari
Decisioni dal retrogusto amaro per il Caffè Politico, che da oggi cambierà miscela. Ieri sera si è tenuto l’incontro tra i ragazzi dello staff, e stamattina la comunicazione ufficiale della scissione tramite un comunicato della Giovane Italia di Crema. I ragazzi del movimento giovanile di centrodestra non parteciperanno più né all’associazione culturale né agli incontri organizzati: “decisione sofferta”, si legge, intrapresa per la nascita di problemi di gestione interni che hanno compromesso il futuro della manifestazione. Ancora nessun commento ufficiale da parte dei Giovani Democratici, gruppo vicino al Pd cremasco, che nelle prossime ore diffonderanno a loro volta un comunicato sulla questione.
QUESTIONE DI DIVERGENZE
Che sia un addio o un arrivederci, l’allontanamento dei ragazzi del Pdl mette in luce divergenze politiche che riflettono problemi più estesi della semplice organizzazione. “Sull’uscita della Giovane Italia non ci sono motivazioni concrete – commenta Jacopo Bassi, membro dei Giovani Democratici – Era da tempo che pensavamo fosse doverosa per due ragioni concrete: il ritardo del Pdl nel versare i soldi e l’assoluta mancanza d’impegno dei ragazzi nei lavori dell’associazione, dai volantinaggi agli allestimenti”. Ai problemi di partecipazione si affianca una questione economica: il Caffè si basava sul co-finanziamento di Pd e Pdl, un sostegno necessario per l’associazione bipartisan che ultimamente lamentava i grossi ritardi del partito di centrodestra nel versamento delle quote previste, con il rischio di compromettere la buona riuscita degli eventi.
IL FUTURO DEL CAFFE’
Il Caffè si farà comunque, ma l’assetto sarà diverso: d’ora in avanti infatti l’associazione sarà formata da tredici persone, di cui tre ragazzi dei Giovani Democratici cremaschi e due della Lega Nord, mentre i rimanenti rimangono non tesserati. Non è ancora chiaro l’effetto che questa scelta avrà sull’esito del Caffè, ma pare che l’intento sia quello di mantenere la linea perseguita finora. “Vogliamo continuare ad informare i giovani offrendo punti di vista diversi sui temi che li interessano”, spiega Jacopo. La buona volontà rimane e a breve riprenderanno le serate d’incontro e dibattito con ospiti dello scenario culturale locale e nazionale, seppur con una voce in meno.
Lidia Gallanti
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