Stazione, degrado e smog
“Spegnere i motori dei bus in sosta”
Lo chiede il consigliere dei Verdi Ardigò
Le condizioni in cui versa il piazzale della stazione ferroviaria e la mancata presenza di segnaletica, che indichi di spegnere i motori degli autobus e degli autoveicoli durante la loro sosta.
Questa la sostanza di una interpellanza presentata da Gianemilio Ardigò, consigliere comunale dei Verdi–European Green Party.
“Da tempo – scrive Ardigò – segnalo l’incuria a cui è sottoposta l’area della stazione, a partire dalle pensiline per le biciclette. I motori – continua il consigliere dei Verdi – nonostante vi è una causa tra privato e comune, rimangono accesi alcuni, per lasciare gli utenti e per entrare al bar e più volte ho cercato di spiegare il tutto a chi transita”.
L’AMMINISTRAZIONE NON SI MUOVE
Si dice dispiaciuto il consigliere dei Verdi, per il fatto che “a fronte dell’inquinamento da smog in atto da mesi e dopo diverse segnalazioni, in tutta la città l’amministrazione non intraprenda severe e concrete misure a tutela della salute e dell’ incolumità dei cittadini”.
Per questi motivi, il consigliere Ardigò chiede all’amministrazione, e nello specifico, al sindaco Bruttomesso, al suo vice Piazzi e all’assessore ai lavori pubblici Beretta, di eseguire una pulizia costante dell’area, soprattutto sotto le pensiline per le bici, lasciate all’incuria e al degrado; realizzare la segnaletica orizzontale a tutela del passaggio dei pedoni da e verso la stazione FS; installare un cartello visibile che vieti di tenere accesi i motori dei mezzi automobilistici nell’area della stazione FS; eseguire la segnaletica corretta di fronte alla stazione, per lo scarico e carico di materiale e per la sosta degli autoveicoli, intraprendendo adeguati controlli; informare, tramite l’azienda Adda Trasporti, delle sanzioni cui incorrono gli autisti, se tengono accesi i mezzi durante la sosta.
Infine, tra le richieste del consigliere Ardigò, anche una capillare attività informativa verso i cittadini, per quanto riguarda la sosta, l’inquinamento e le eventuali sanzioni.
Ilario Grazioso
©RIPRODUZIONE RISERVATA