Cronaca

Brebemi, perplessità a Castel Gabbiano
I residenti: “No ad interventi
invasivi su via Fienili”
Il sindaco cerca la mediazione

Una strada con una carreggiata di 6,5 metri, che attraversa il piccolo centro di Castel Gabbiano fino alla rotonda sulla 591, nell’ambito delle opere accessorie alla Brebemi. Sono mesi che nel piccolo centro del cremasco si discute di questo, senza dimenticare le continue novità, e nell’ultimo periodo anche gli incontri tra amministrazione comunale e cittadini interessati si sono succeduti. L’ultimo proprio alcuni giorni fa, con il no dei cittadini alla soluzione proposta dalla società.

“Si tratta di una vicenda molto complessa”,  dice il sindaco Santo Milanesi che ricorda come il comune inizialmente, su invito di Brebemi, abbia chiesto ai proprietari dei terreni lungo la via Fienili di arrivare a pre accordi bonari per la cessione delle aree e fare una ciclabile.

Dopo incontri e colloqui vari, Brebemi stila un progetto per la costruzione di una strada di 5 metri, con banchina e pista ciclabile e nel dicembre dello scorso anno, definisce il progetto, che prevede una ciclabile lungo via Fienili, della stessa tipologia di quella che collega San Bernardino a Izano.

COLPO DI SCENA

Successivamente, l’amministrazione comunale apprende da alcuni cittadini, che la stessa Bebemi ha proceduto alla pubblicazione nello scorso mese di ottobre, dell’avviso di avvio del procedimento di pubblica utilità lungo via Fienili, con tanto di pubblicazione su un quotidiano nazionale.

“A questo punto, anche il comune risulta tra gli espropriati, tuttavia ufficialmente non avevamo avuta alcuna notizia di questo da parte di nessuno” dice il sindaco.

Risultato di tutto ciò, la volonta di Brebemi di realizzare la strada di collegamento verso la rotonda sulla 591, larga 6,5 metri con 2 banchine da 1 metro, superando la strettoia che c’è lungo la via Fienili e prevedendo la demolizione di alcune recinzioni.

ACCORDO CON I CITTADINI

L’amministrazione comunale, constatata la situazione cerca di dialogare con i cittadini invitando gli stessi a chiedere a Brebemi una strada più piccola, larga 5 metri, ma salvando la pista ciclabile, utile alla collettività del paese.

Ma nelle varie riunioni non è stata raggiunta una posizione comune tra le varie posizioni manifestate dai cittadini, che nel corso dell’ultima riunione della scorsa settimana ha prodotto un no assoluto ad ogni tipo di intervento da parte di Brebemi.

OBIETTIVO DEL COMUNE

Secondo il sindaco “il rischio è che senza la collaborazione dei cittadini proprietari dei terreni interessati dall’allargamento della strada, Brebemi procederà con il suo progetto, senza la ciclabile che resta a questo punto, un obiettivo da perseguire e non sarà facile da raggiungere”.

La posizione del Comune? “Il Comune – dice Milanesi – cercherà di fare il possibile per arrivare ad una soluzione ragionevole, attraverso i contatti sia con Brebemi, che con gli altri attori convolti: Regione e Provincia”.

Ilario Grazioso

 

LA RISPOSTA DEL SINDACO ALL’INTERROGAZIONE DI MARAZZI

E LA CRONISTORIA DELLA VICENDA

Il Sindaco introduce l’argomento ricordando come l’interrogazione, presentata nel mese di giugno, non ha potuto avere risposta in Consiglio Comunale entro 30 gg., in quanto non si sono tenute sedute successivamente. Dà lettura della comunicazione del Consigliere Marazzi, con la quale si rende disponibile a trattare l’argomento in C.C. anche oltre il termine dei 30 gg., sottolineando il motivo della trattazione questa sera.

Il Consigliere Marazzi procede alla lettura del testo dell’interrogazione, allegata al presente atto.

Al termine dell’esposizione, il Sindaco formula una risposta articolata, elencando la cronistoria degli avvenimenti. Richiama, in primo luogo, la data del 20.2.2007, citando un verbale della Provincia nel quale si parla della realizzazione di una rotatoria sulla S.P. 16 e annota come questa notizia non fosse conosciuta e sia uscita solo tre anni dopo. Richiama, altresì, una nota non conosciuta prima, datata 11.3.2009, prima delle ultime elezioni amministrative, e ne dà lettura, nella quale il Comune chiede esplicitamente la riqualificazione di Via Fienili quale opera accessoria alla realizzazione della ex 591. Ricorda come nel giugno 2009 si siano tenute le elezioni amministrative, che hanno comportato il verificarsi di una nuova Amministrazione Comunale, convocata, nel luglio successivo, dalla Provincia per conoscere la problematica a seguito dell’avvenuta delibera Cipe. Sottolinea la vaghezza dell’informativa della Provincia nella persona dell’ing Gatti poi sostituito, dalla quale emersero informazioni poi risultate non verificate. In realtà il Cipe aveva approvato la rotonda sulla ex-591 tra le località Fienili e Caminetti ma non della riqualificazione della Via Fienili. Evidenzia come, successivamente, Bre.be.mi. dialoghi coi Comuni, annunciando che i budget sono già fissati e che, in caso di variazioni, occorre verificare le richieste con eventuali economie. Rispetto all’eliminazione del cavalcavia, informa che l’Amministrazione Provinciale non pone ostacoli e così diversi di questi manufatti che servivano a rendere più veloce lo scorrimento vengono tramutati in rotonde. Ciò comporta una spesa minore permettendo ai Comuni interessati di riproporre eventuali richieste non concesse e non finanziate dal Cipe. L’attuale Amministrazione in tale contesto torna a chiedere la riqualificazione di Via Fienili ma con una pista ciclabile in sicurezza realizzata a fianco. Sottolinea come la previsione della rotonda sita sul territorio di Camisano, come diramazione su Castel Gabbiano, non consenta di chiederne l’eliminazione, in quanto prevista da una delibera Cipe di livello nazionale, situata su territorio di altri (Camisano) e necessaria all’accesso alla viabilità principale degli abitanti le cascine lungo l’asse della strada attuale Camisano Isso che verrà interrotta e cui non è stato dato accesso alla futura rotonda in località Isso. Evidenzia la problematica relativa alla rotonda a 7 bracci in territorio di Isso non concessa ed i problemi connessi di viabilità per raggiungere le cascine di Camisano. Rileva come, pertanto, la rotonda rimanga e come sia stata effettuata la richiesta di fondi per la sistemazione del tracciato per Via Fienili, ritenuta degradata, non adeguatamente asfaltata, con problemi di livelli diversi in alcuni tratti al di sotto dei campi adiacenti con conseguente formazione di semi-allagamenti nei periodi piovosi. Solleva l’aspetto della riqualificazione della viabilità, tenendo conto anche dell’ampliamento della zona artigianale, concessa dall’Amministrazione precedente nel 2008 alla ditta Bettoni, contigua ad una zona residenziale. Annota le difficoltà di dialogare con la Ditta Bettoni, al fine di creare un diaframma tra le aree a diversa vocazione, sottolineando le prescrizioni in carico alla ditta stessa. Sottolinea come, attraverso la predisposizione del Pgt, si sia cercato di trovare soluzioni su aree edificabili con Bettoni e Tess, al fine di creare uno sviluppo residenziale sul lato sinistro (uscendo in direzione località Fienili), rivalutando aree di proprietà dei due soggetti, allo scopo di smobilitare l’area arrtigianale ivi presente collocandola in ambito più opportuno previsto dal Pgt. Ciò allo scopo di recuperare contiguità allo sviluppo residenziale futuro su via Fienili come unica possibilità espansiva, per la presenza, in altre parti, del castello, del parco, ecc e di eliminare alla radice il problema di mezzi pesanti su Via Fienili. Ma comunica che l’operazione non è riuscita, a causa, anche, di investimenti già effettuati negli ultimi anni dalle società. Evidenzia come, pertanto, l’Amministrazione Comunale abbia proposto la realizzazione della strada più stretta possibile e spostata sul lato sinistro, avendo ricevuto da pochi giorni il progetto previsto. Fa rilevare come nel verbale dell’incontro con a Provincia del febbraio 2010, concernenti le richieste a Bre.be.mi., sia saltato un inciso e, pertanto, la progettazione della ciclabile riguardi solo lo spazio per l’allargamento della strada. La visione del progetto già messo in gara ed aggiudicato prevede l’arretramento delle recinzioni prospicenti la strada in località Fienili per un allargamento degli spazi in lato Nord, cui l’Amministrazione si oppone in modo deciso, proponendo a Bre.Be.Mi un allargamento in lato Sud, andando a realizzare tombinatura del fosso ivi presente e incidendo il meno possibile sulle proprietà private. Bre.Be.Mi ha da pochi giorni accettato di fare una variante (che ha un costo) in tal senso, concordando con il Comune dimensioni e caratteristiche della strada. Chiarisce qui che gli enti implicati hanno dei limiti nell’imporre la soluzione in quanto Via Fienili è al di fuori del percorso approvato dal Cipe e pertanto non gode del vincolo di pubblica utilità, per cui di fronte alla opposizione di un privato Bre.Be.Mi non realizza l’opera, mentre lo stesso Comune non può acquisire in questo momento le aree necessarie avendo in itinere l’approvazione del Pgt che verrà pure ritardato dalla parallela vicenda della Bretella Tav.Riporta, in seguito, le trattative Tav riguardanti la bretella ed il sovrappasso al rondò sul tratto Romano – Camisano in territorio di Isso, che la Provincia di Bergamo, i Comuni interessati e, in particolare, il Comune di Isso chiedono di non eseguire, ma che è già deciso dal Cipe, col parere favorevole della Bre.be.mi., annotando come la Provincia di Cremona non si sia presentata a due conferenze sul tema.

Del possibile risparmio che si potrebbe conseguire dall’eliminazione del sovrappasso, per il Comune di Castel Gabbiano si chiede la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento alla circonvallazione per Sola, disponendo dell’area di proprietà della Provincia di Cremona. Evidenzia che la Provincia di Cremona, a nome proprio e del Comune ha chiesto, durante l’ultima conferenza dei servizi per la Tav, la realizzazione della ciclabile su Via Fienili a fronte di risparmi consistenti da parte di Bre.Be.Mi che ha in carico e già appaltato il passaggio a 2 livelli in località Isso. Sottolinea però la mancanza di certezze per i procedimenti in corso gestiti soprattutto dalla Provincia di Bergamo e da Cepav2.

Informa che circa l’accordo in Conferenza di servizio esistono perplessità circa il non ritorno al Cipe, ma la pubblica utilità è prevista solo per le opere già approvate, altrimenti occorre reperire le aree come Comune e valutare i possibili contenziosi. Rappresenta, quindi, la situazione dal punto di vista degli strumenti urbanistici, sottolineando la complessità delle operazioni, occorrendo mettere mano ai piani vigenti entro breve termine, e la diversità di soluzioni proposte dai diversi soggetti interessati.

Nel ricordare che il Comune di Castel Gabbiano ha depositato il Pgt, ma non ancora adottato, evidenzia come la tempistica non consenta soluzioni celeri e certe. Sostiene come la problematica influenzi la realizzazione della pista ciclabile completa su Via Fienili e blocchi soluzioni prospettate dal Comitato.

Sottolinea come un percorso alternativo comporti una variante, non possibile per i tempi, in quanto l’opera è inserita nell’esecuzione dei lavori già affidati da Bre.be.mi., a mezzo gara, ad una società terza, con un contratto ed crono programma già definiti, difficilmente modificabili, anche per aspetti economico-finanziari. D’altra parte il Comitato dei residenti, in accordo con l’Amministrazione, ha verificato percorsi alternativi ottenendo su tutti una disponibilità solo parziale dei proprietari mai risultata completa.

Informa che l’Amministrazione Comunale pertanto intende perseguire l’unica possibilità rimasta in campo: la riqualificazione di una via Fienili di larghezza non eccessiva (5 m di carreggiata) con ciclabile a fronte di un progetto appaltato che prevede una carreggiata di 6,5 metri. Annuncia che chiamerà i privati implicati, al fine di verificare un accordo preliminare, essendo anche disposta a realizzare parzialmente quanto deciso. Ad ognuno di assumersi la propria responsabilità. Se qualche tratto sarà realizzato parzialmente dovrà essere chiara la responsabilità.

Richiama il senso di responsabilità verso la comunità di tutti e che la politica in senso alto è la ricerca del meglio di ciò che è possibile essendo l’ottimo non possibile in questa vicenda. Pur condividendo alcune preoccupazioni del Comitato residenti circa la possibilità di incrementare il traffico di transito attraverso il centro del paese, afferma di essere stato rassicurato circa la possibilità offerte dalla tecnologia attuale di installare elementi dissuasori circa velocità e transito.

Il Consigliere Cantù ritiene che le scelte sul territorio riguardino tutta la comunità e non solo il comitato e chiede di sottoporre l’argomento a referendum o a decisione del Consiglio Comunale. Il Sindaco sottolinea come la materia, riguardando proprietà private, non possa essere oggetto di referendum e ribadisce la complessità della problematica e la necessità di decidere entro pochi giorni.

Il Consigliere Marazzi si dichiara soddisfatta per le informazioni ricevute, ma insoddisfatta per le soluzioni ancora incerte. Il Sindaco si appella al senso di responsabilità dei proprietari interessati, che verranno chiamati i prossimi giorni, al fine di poter realizzare un’opera garantendo la massima sicurezza possibile.

 

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