Cronaca

Il cardinale Poupard ‘cremasco’
Il 4 febbraio la cerimonia
nella sala consiliare

Il Cardinale Paul Poupard sarà il primo cittadino onorario nella storia di Crema. Lo scorso 14 dicembre il  Consiglio Comunale non ha avuto dubbi sull’assegnazione del titolo, scorgendo nella figura di Sua Eminenza una personalità di altissimo livello culturale e profonda umanità, dimostrati nelle numerose attività perseguite per migliorare il dialogo interreligioso. Il legame con la città di Crema nasce dalla concessione del Cardinale di essere sede della Fondazione Poupard, un archivio di documenti di grande spessore culturale, sociale e religioso ora custodito dalla nostra Diocesi e fruibile dagli studiosi di tutto il mondo. La cerimonia aperta a tutta la cittadinanza si terrà sabato 4 febbraio alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Municipio, dove il Cardinal Poupard giungerà accompagnato da un corteo; l’evento sarà aperto e concluso dai rintocchi della campana del Torrazzo, che per l’occasione verrà suonata a festa dai ragazzi della Federazione Campanaria ambrosiana

IL CARDINALE PAUL POUPARD

Sacerdote e insegnante, alle spalle ha un lungo percorso di formazione e di fede che lo porta dalla Francia all’Italia; la vocazione allo studio e alla scoperta lo porta a far parte del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica e a diventare Officiale della Segreteria di Sato, oltre che Cappellano dell’Istituto San Domenico di Roma. Sempre nella Capitale svolge servizio a fianco di Giovanni XXIII e Paolo VI, per poi tornare in Francia dove per dieci anni sarà rettore dell’Istituto Cattolico di Parigi e sarà eletto Vescovo titolare di Usula e Ausiliare dell’Arcivescovo parigino. Dopo la nomina episcopale ricopre svariati incarichi di grande importanza sia religiosi che culturali, fino alla nomina di Cardinale avvenuta nel 1985. Da sempre il Cardinal Poupard è impegnato sul fronte del dialogo interreligioso e interculturale, e tuttora è membro di diverse Congregazioni a promozione dell’evangelizzazione e dell’unità cristiana.

l. g.

 

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