Terremoto, allarme rientrato
L’insolita mattinata
dei cremaschi fra evacuazioni
e preoccupazione
Crema svegliata dalle scosse. Verso le 9.10 di stamattina il sisma con epicentro a Reggio Emilia ha raggiunto anche il cuore della Pianura Padana portando l’allarme nelle principali città del territorio. In città niente danni e poca paura: la scossa di magnitudo 4.9 ha allarmato solo in parte i cremaschi, che dopo qualche minuto di allerta sono tornati alle proprie occupazioni quotidiane, trascinando con sé solo un’ombra di adrenalina
LA REAZIONE DELLA CITTA’
Tutto tranquillo per supermercati e negozi della città che pur avendo avvertito la scossa non hanno riscontrato allarmi o reazioni particolari, fatta eccezione per qualche tazzina tintinnante nei bar e per il terminale del lotto che in alcune tabaccherie ha dato forfait. Evacuazione d’obbligo anche a Palazzo Comunale, dove la scossa è stata avvertita soprattutto ai piani superiori, più che altro una formalità, dal momento che il personale ha fatto rientro dopo pochi minuti. Niente evacuazione invece per i tre addetti della biblioteca che alle 9.10 si trovavano nella sede di via Civerchi: dopo un rapido giro di ricognizione hanno constatato l’assenza di danni e pericoli e hanno aperto l’edificio al pubblico; Palazzo benzoni se l’è cavata con qualche finestra ballerina e un po’ di polvere d’intonaco piovuta da qualche crepa di assestamento, ma tutto risulta nella norma. L’attenzione della sicurezza è tuttora puntata sul Museo Civico. Tutto in ordine per sale e reperti, ma rimane un po’ di preoccupazione per la Casa Cremasca, la parte più vecchia dell’antico convento di Sant’Agostino, di cui ora si stanno occupando i tecnici comunali per valutare stabilità e salute della struttura storica.
L’EVACUAZIONE DELLE SCUOLE
Anche le scuole cremasche hanno vissuto una mattinata fuori dal comune: quasi per tutti è saltata la seconda ora di lezioni, con buona pace degli studenti scmapati a interrogazioni e compiti in classe. Come previsto da regolamento gli edifici hanno impartito l’ordine di evacuazione secondo le procedure già speriementate durante l’anno. Disciplina ed efficienza anche alla sede Racchetti di Largo Falcone, dove nonostante non sia suonato l’allarme le classi hanno seguito leindicazioni riversandosi con ordine nel cortile dell’istituto; lunga attesa anche per i ragazzi dello scientifico L.Da Vinci, che dopo la prima evacuazione sono stati fatti uscire una seconda volta a causa di una telefonata della prefettura cremonese, che per sicurezza ha fatto attendere i ragazzi fino alle 10.30.
IL TERREMOTO SCUOTE IL WEB
Dalle vie del centro i commenti dei cremaschi si spostano online. Anche stavolta il web è stato il vero termometro delle emozioni suscitate dal terremoto, che hanno invaso le bacheche dei social network più gettonati. Chi per conferma e chi per scambiare impressioni, gli utenti condividono le emozioni della mattinata: bruschi risvegli, sedie che tremano, vetri che tintinnano, questi i dettagli più ricorrenti cui talvolta si aggiungono i commenti basiti di chi proprio non si è accorto di nulla. Le informazioni circolano veloci e capillari spesso con lo scopo di rassicurare in tempo reale parenti o amici lontani, segno che la scossa, almeno quella emotiva, si estende ben oltre le rilevazioni dei sismografi.
Lidia Gallanti
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