Cronaca

Fuga dal posto di blocco,
i Carabinieri inseguono e arrestano
un ladro di 29 anni di origine albanese
Recuperati computer, telefoni e monili

AGGIORNAMENTO – Posto di blocco dell’Arma forzato a Pieranica, schianto contro un furgone a Trescore e poi tentativo di fuga a piedi. Tutto ha avuto inizio attorno alle 18. I carabinieri della Radiomobile di Crema, dopo un inseguimento, sono arrivati ad arrestare un pregiudicato albanese di 29 anni, ritenuto responsabile di numerosi colpi. L’uomo, un professionista del furto, non aveva documenti e ha detto di chiamarsi Tino Lika. Risulta essere stato controllato diverse volte dalle forze dell’ordine in passato e alle sue spalle ha almeno quattro alias. Si trova ora in carcere a Cremona: per lui un fermo di polizia giudiziaria. Viaggiava sul lato del passeggero a bordo di una potente Chrysler Crossfire (rubata in provincia di Bergamo) che non si è fermata, come accennato, a un posto di blocco sulla ex statale Bergamina. E’ quindi scattato l’inseguimento, proseguito fino a Trescore Cremasco. Qui, in fase di sorpasso, il veicolo ha centrato il già citato furgone, sul quale viaggiavano quattro operai edili di Assago (un 47enne  è  ricoverato, in condizioni non gravi, a Romano di Lombardia).

La refurtiva recuperata

A causa dei danni al mezzo il 29enne e l’uomo che si trovava alla guida hanno abbandonato l’automobile e sono scappati a piedi nella zona industriale. Il guidatore ha fatto perdere le proprie tracce nella campagna con la complicità del buio e della nebbia (è stato cercato da diversi equipaggi arrivati sul posto) ma il passeggero è stato bloccato, non senza fatica, dai due carabinieri della pattuglia. Il 29enne è stato espulso a marzo dell’anno scorso dopo un provvedimento emanato ad Ancona, ma è rientrato clandestinamente nei mesi successivi. Sulla Chrysler i militari dell’Arma hanno recuperato molta refurtiva. Si tratta di telefoni, videocamere, macchine fotografiche, dollari in contati, computer e monili. Un bottino da diverse migliaia di euro. Sembra che i due abbiano cercato di mettere a segno un colpo nell’alto Cremasco poco prima. Alcuni degli oggetti ritrovati arrivano da Mozzo, in provincia di Bergamo. Diversi i furti che potrebbero essere stati messi a segno dai due nelle ore precedenti all’inseguimento. Tutto sembra far pensare a una banda di predoni, proveniente dal Bergamasco, che passa al setaccio anche parte del territorio cremasco.

AGGIORNAMENTO Gli uomini del capitano Antonio Savino in queste ore hanno passato al setaccio il mezzo rubato nel Bergmasco e abbandonato dal guidatore e dal 29enne (accusato, tra le altre cose, di ricettazione, resistenza, lesioni colpose con omissione di soccorso). Dai rilievi potrebbero scaturire nuovi importanti indizi, determinanti per la cattura dell’altro malvivente, sfuggito grazie all’oscurità alla pattuglia del Radiomobile che ha invece ammanettato il complice.


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