Cronaca

Con “Il segreto di Villa Gialla”
I bimbi di Palazzo e Scannabue
Ricorderanno gli orrori del nazismo

Anche gli alunni delle scuole di Palazzo Pignano e Scannabue avranno il loro momento di riflessione, per ricordare la strage del popolo ebraico durante il regime nazista tedesco.
Infatti, in occasione della Giornata della Memoria, l’amministrazione comunale, attraverso l’impegno dell’assessorato alla cultura guidato da Pieralberto Castoldi, in collaborazione con l’agenzia live! di Stefano Vanelli, offre agli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle elementari, la possibilità di assistere presso il Cineteatro San Giovanni Bosco di Bagnolo Cremasco, alla rappresentazione “Il segreto di Villa Gialla”, giovedì prossimo alle 10,30.

“IL SEGRETO DI VILLA GIALLA”

Si tratta di una produzione del Teatro Prova di Bergamo, per la regia di Silvia Barbieri, con Walter Tiraboschi e Gianluca Belotti.
La narrazione a due voci ripropone la storia di uno dei 271 bambini ebrei salvati da un prete cattolico a capo di un orfanotrofio. Sullo sfondo delle tragedie della guerra e delle paure antisemite, la visione ingenua e incredula del piccolo Joseph, bambino ebreo, offre la possibilità di conoscere le differenze di culture e religioni, di accoglierle come manifestazioni di civiltà e valori, preservarne il dovuto rispetto e la salvaguardia. Il racconto alterna momenti di dialogo, di azioni musicate, di narrazione: la vita con i coetanei nell’orfanotrofio di Villa Gialla, la nostalgia di casa, la scoperta di orrende verità. Joseph si salverà, rischiando diverse volte di essere scoperto e deportato, nascondendosi con altri bambini in una cripta segreta, ma altri bambini, meno fortunati, non riabbracceranno più i loro genitori.

IL MESSAGGIO

Il messaggio dell’incredibile vicenda, ispirato ad una storia vera, si rinnova, continuamente, nei giorni nostri: è assurdo e ingiustificato che la follia degli uomini minacci qualsiasi popolo della Terra. Il prete aveva fatto quanto possibile, rischiando continuamente la propria vita, in prima persona: oltre ai bambini lascia il grande valore della memoria mettendo in salvo gli oggetti che testimoniano l’anima del popolo minacciato.

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