Politica

Gestione dei rifiuti,
la ricetta di Rifondazione:
“Istituire l’azienda consortile,
dalle privatizzazioni solo effetti negativi”
Appello ai sindaci di Scrp

– nella foto Mario Lottaroli, responsabile Beni Comuni di Rifondazione Comunista

 

In un documento articolato, Mario Lottaroli, responsabile Beni Comuni di Rifondazione Comunista di Crema, interviene in merito alla costituzione della Newco, la nuova realtà che si occuperà della gestione del servizio rifiuti.
Lottaroli parte dalla considerazione che il servizio gestito dalla Scs Gestioni è un servizio pubblico di ottima qualità, semmai bisognerebbe porsi il quesito su come migliorare l’esistente e a quale forma societaria tendere, nel rispetto dell’esito referendario del mese di giugno 2011.

“BERETTA SI DEVE DIMETTERE”

Con riferimento all’esito referendario, Lottaroli sottolinea come nonostante l’intenzione dei cittadini di “sbarrare la strada alla deriva privatistica, il governo Berlusconi-Bossi, con un provvedimento legislativo profondamente antidemocratico, ha voluto riaprire il capitolo della privatizzazione dei beni comuni”.
E qui, il riferimento è al DL 138/2011, successivamente convertito con la Legge 148/2011, che serve per motivare l’affondo nei confronti dell’assessore Simone Beretta.
“A proposito del cda di SCRP – scrive Lottaroli – è curioso constatare come l’assessore Simone Beretta, finga di ignorare che l’articolo 4, commi 19 e 21 di quello stesso provvedimento, stabilisca l’incompatibilità tra la carica di amministratore dell’ente locale e quella di amministratore di una società partecipata dall’ente locale stesso, che ribadisce il principio elementare in democrazia, ma evidentemente indigesto all’assessore Beretta, secondo il quale controllore e controllato non possono essere la stessa persona, quindi  – chiosa Lottaroli -, Beretta dovrebbe dimettersi dal cda di Scrp”.

AZIENDA CONSORTILE

Secondo l’esponente di Rifondazione la forma societaria alla quale ancorare la Scs, mettendola al riparo da ogni tentazione privatistica, è la creazione di una azienda consortile totalmente pubblica, gestita dai sindaci del territorio, con la partecipazione dei cittadini e dell’associazionismo.

“PRIVATIZZAZIONI, SINDACI VIGILATE”

Per Lottaroli, le privatizzazioni realizzate nel nostro Paese hanno prodotto effetti negativi, quali lo scadimento del servizio, l’innalzamento delle tariffe, il peggioramento delle condizioni di lavoro e retributive dei lavoratori.
“Mi appello ai sindaci e agli amministratori – conclude Lottaroli – perché evitino a dipendenti, utenti, cittadini del territorio, che il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti venga sacrificato sull’altare del profitto e ai cittadini, chiedo che sorveglino e difendano i beni comuni, patrimonio sociale, economico, storico del territorio che siamo chiamati a gestire e preservare per le generazioni future”.

Ilario Grazioso

 

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