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in salita: doppia sconfitta
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Con un biglietto aereo avrebbe tentato di scappare dall’Italia per tornare in Egitto. Si tratta del papà della bimba di Soresina finita in ospedale in gravi condizioni. L’uomo è indagato, assieme alla moglie, per maltrattamenti e lesioni gravissime ed è stato bloccato dalla polizia all’aeroporto di Orio al Serio, nella provincia bergamasca, mentre pare tentasse la fuga. Ad intervenire in aeroporto, scongiurando l’allontanamento dell’uomo egiziano, finito in carcere, proprio i poliziotti della nostra provincia che si stanno occupando della vicenda. Sottoposto a fermo, ora è in carcere a Bergamo. E’ stato accompagnato in aeroporto da due fratelli venerdì, ed è stato bloccato allo scalo con un biglietto di sola andata.
Il caso risale alla fine di dicembre. La piccola egiziana di due anni era arrivata in ospedale a Crema per “una caduta dalle scale”, come raccontato da padre e madre ai medici. I dottori avevano però allertato il locale commissariato. Sul corpo della piccola (trasferita a Brescia per le cure) pare ci fossero lesioni e lividi, risalenti anche a giorni precedenti. La bambina è stata trasportata in ospedale diverse ore dopo il ferimento (i genitori si sarebbero resi conto solo successivamente della gravità della situazione, secondo quanto da loro raccontato). La madre, incinta, e gli altri due bambini (di uno e quattro anni) sono ora in una struttura protetta. In coma la piccola di due anni. Proprio ieri il tribunale dei minori di Brescia si è riservato una decisione sull’eventuale allontanamento dei figli. I genitori respingono le accuse.
Sentito al riguardo, il legale che difende i genitori, l’avvocato Clara Carletti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ad indagare sul caso, il commissariato di Crema e la squadra mobile di Cremona. Le carte sono nella procura cremonese (perché tutto sarebbe avvenuto a Soresina) nelle mani del sostituto Francesco Messina.
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