Sabato l’ultimo saluto
al “prete operaio”:
a Viboldone e a Vescovato
il funerale di don Luisito Bianchi
Verrà celebrato domani, sabato 7, il funerale di don Luisito Bianchi. Le esequie saranno celebrate nell’abbazia benedettina di Viboldone, dove era il prete originario di Vescovato cappellano, alle 11.30. La salma verrà quindi portata a Vescovato, nella chiesa parrocchiale di San Leonardo, alle 14.30. Seguirà la tumulazione nel cimitero locale. La notizia della morte del “prete operaio”, particolarmente conosciuto a Cremona, ha suscitato una vasta eco sulla stampa nazionale.
Il quotidiano “Avvenire” gli ha dedicato una pagina con un articolo di Fulvio Panzeri che si sofferma soprattutto sulla produzione letteraria del prete originario di Vescovato. Il Corriere della Sera, nella sezione cultura ha presentato la vita e le opere del sacerdote con un elzeviro di Paolo di Stefano intitolato “Una vita gratuita da teologo operaio”.
Nato a Vescovato il 23 maggio 1927, don Luisito Bianchi è stato ordinato sacerdote il 3 giugno 1950. Laureto in scienze politiche a Milano fu insegnante presso il Seminario vescovile (1950-1951), missionario in Belgio (1951-1955), vicario a S. Bassano in Pizzighettone (1956-1958), quindi ancora insegnante in Seminario (1964-1967) e prete operaio nella città di Alessandria (1967-1971) e anche inserviente in ospedale. Da molti anni era cappellano dell’abbazia di Viboldone alle porte di Milano.