Doping, sostanze proibite
in un buco nel muro
Polizia ferma traffico illecito
– Sopra, la nicchia in cui erano nascoste le sostanze
Gli uomini della squadra investigativa del commissariato di Crema, retto dal vicequestore Daniel Segre, hanno portato a termine un’operazione contro il mercato nero dei bodybuilders. L’azione della polizia ha portato fino a un negozio di Lodi: sequestro di numerose sostanze dopanti.
AGGIORNAMENTO – Anabolizzanti proibiti, o leciti ma venduti in maniera irregolare, da un negozio di integratori di Lodi finivano nelle mani di praticanti di body building di quella provincia e del Cremasco (principalmente per uso amatoriale). Le tracce seguite dalla squadra investigativa hanno portato fino alla scoperta di prodotti nascosti in un buco nel muro dell’esercizio lodigiano (grazie alla perquisizione eseguita con la collaborazione dei carabinieri dei Nas cremonesi). Nella nicchia, dietro un mobile, steroidi, testosterone e gonadotropina. Alcune sostanze erano state importate illegalmente, altre erano state acquisite legalmente prima di essere introdotte nel mercato illecito delle sostanze dopanti (ad esempio nel caso in cui la vendita è possibile solo dietro prescrizione medica). Da qui grossi rischi per la salute degli atleti, La perquisizione è proseguita nell’abitazione del titolare del negozio, un 36enne di Pavia, e ha permesso di trovare altre sostanze, da lui detenute per uso personale. L’uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze dopanti al fine della vendita. Rischia da due a sei anni di prigione.
SEGUONO I DETTAGLI
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