Cittadella dell’anziano,
il Pd scrive a Donzelli
“Sì al dialogo, ma va fatta chiarezza
su molti aspetti dell’operazione”
Cittadella dell’Anziano, il Partito Democratico riapre il dialogo con il consiglio di amministrazione della Fondazione Benefattori Cremaschi. Con una lettera aperta sottoscritta dalla capogruppo Stefania Bonaldi e dall’intero gruppo consiliare, il Pd si rivolge al presidente Walter Donzelli riportando al centro dell’attenzione i nodi del loro no già manifestato in aula, ma invitando lo stesso Cda ad adoperarsi per trovare un consenso ampio su un’operazione economicamente imponente. “Il presidente Donzelli – riconoscono gli esponenti del Pd -, ha sempre giustamente sottolineato come sia importante un consenso trasversale ai diversi schieramenti politici per un progetto che, se intrapreso, si estenderà nell’arco temporale coperto da due (o più probabilmente tre) diverse Amministrazioni Comunali”.
IL CONSENSO
Consenso trasversale che al momento attuale manca ed è addirittura risicatissimo, visto che diversi esponenti della maggioranza di centrodestra sono molto perplessi sull’operazione. A questo proposito il Pd ritiene “che possano essere effettuati investimenti che non rappresentino una scelta irreversibile nella direzione dell’opera, come ad esempio l’acquisizione dell’area nei pressi dell’Ospedale”, ma sconsiglia al Cda di assumere “scelte più coinvolgenti o che impegnino fondi che andrebbero poi persi, nel caso l’operazione non andasse a buon termine”.
IL PROGETTO
“Nel merito del progetto prosegue la lettera aperta -, la posizione del nostro gruppo è sempre stata molto chiara: nessuna preclusione a priori, ma accettazione solo e soltanto a fronte di elementi chiari, dimostrati e convincenti riguardo alla sua sostenibilità”. Elementi che il Pd, al momento giudica però carenti. Questi i nodi principali individuati: non risulta agli atti uno studio serio e documentato riguardanti le possibili alternative alla realizzazione del polo per la Terza Età, “ad eccezione di un progetto di intervento sulla zona monumentale del Kennedy, finalizzato alla messa a norma e ad alcuni interventi di miglioramento della vivibilità generale del complesso”. “Non convincono, invece, le troppo generiche ipotesi in merito al recupero del plesso della Misericordia e al suo collegamento con il Kennedy – rimarcano Bonaldi e i consiglieri -; egualmente non si sono valutate anche altre possibili soluzioni di ampliamento, pure suggerite, implementando il cosiddetto Padiglione San Gabriele nella direzione di via Medaglie d’Oro, rilevando ad esempio i plessi oggi destinati dall’ASL al CPS e al SERT”.
IL NODO SOSTENIBILITA’
Il Pd chiede inoltre analisi più approfondite in merito alla sostenibilità economica, politica e sociale di un intervento “che non può essere liquidato con la fretta, e ancor meno può accettare di vedersi intimare il rispetto dei tempi”. Insomma, la mano verso Donzelli e il Cda il Pd la tende, ma le distanze sembrano ancora assai profonde.