Stupro a Roma, sperma
di un carabiniere
su vestiti della cremasca
Il liquido seminale trovato su uno dei vestiti della cremasca 32enne che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo nella caserma dei carabinieri del Quadraro (Roma), mentre si trovava in stato di arresto per furto, è riconducibile a uno solo degli indagati. Altre tracce non appartengono agli altri soggetti coinvolti. E’ quindi la sola posizione di A.L. ad aggravarsi. La vicenda risale alla notte tra il 23 e il 24 febbraio di quest’anno. Sotto indagine tre militari dell’Arma e un vigile urbano loro amico. La difesa parla di rapporto sessuale consenziente, e ricostruzioni richiamano consumo di alcolici. I risultati delle analisi sugli indumenti della donna emergono con la perizia di Ernesto D’Aloja, ordinario di medicina legale all’Università di Cagliari. Il suo lavoro, disposto dal gip di Roma Sandro Di Lorenzo su richiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del pm Eleonora Fini, è stato illustrato alle parti in incidente probatorio.
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