Cronaca

E dopo Salini, il nulla: le Province
andranno alla scadenza del mandato,
poi cesseranno d’esistere

Dopo Salini, il nulla. Salvo ulteriori ripensamenti, con la Manovra del governo si pone fine all’era delle Province alla scadenza naturale del mandato. Per Cremona significa arrivare fino alla primavera 2014, scadenza del mandato di Massimiliano Salini. Che, a conti fatti, sarà l’ultimo presidente della Provincia di Cremona. La decisione è arrivata ieri, al termine di una giornata convulsa, fatta, per quanto concerne l’abolizione delle Province, di annunci e controannunci. Nella mattinata, infatti, un emendamento correttivo del governo ne prevedeva l’abolizione, indistintamente, al 31 marzo 2013. Questo avrebbe però comportato l’abolizione secca in una data predefinita di un organo previsto dalla Costituzione.
Ecco allora, in serata, un un contrordine in commissione: le Province cesseranno d’esistere alla loro scadenza naturale. Quelle destinate al rinnovo nel 2012 vedranno la nomina di un commissario ad acta. Si tratta di Ancona, Belluno, Como, Genova, La Spezia, Ragusa, Vicenza.
Per Cremona il contrordine ha cambiato lievemente lo scenario: dalla primavera del 2013 alla primavera del 2014. E l’esperienza di Corso Vittorio Emanuele si chiuderà con Salini. Legittimo chiedersi, a questo punto con la certezza della manovra, cosa sarà del progetto per la nuova sede voluta dall’attuale giunta. Che senso ha, alla luce dell’ormai certa abolizione dell’ente, portare a termine l’intervento nel complesso delle ex Caserme per un costo di oltre 20 milioni di euro?

A lungo si è dibattuto sul reale risparmio che deriverebbe dall’abolizione delle Province. Ma quali sono, nello specifico di Cremona, i costi di questo ente? Li ha riportati sull’edizione di oggi il Sole 24 Ore, suddividendoli in indennità e rimborsi. Nel 2010 la provincia di Cremona è costata, per indennità, 830.661,16 euro, quasi come Bergamo (realtà ben più grossa), costata, sempre in termini di indennità, 999.495,26 euro. Sempre per indennità, Cremona supera Mantova (714.525,71 euro) e Como (684.920,62 euro).
Sul fronte rimborsi il costo della Provincia di Cremona è stato, nel 2010, pari a 103.635,70 euro, anche in questo caso sostanzialmente pari al dato di Bergamo (103.998,13).

 

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