Cronaca

Università, meno iscritti a Informatica?
Per il prof. Scarabottolo trend comune
Sarà rilanciato l’orientamento

Il coordinatore del corso di Informatica, Nello Scarabottolo

Immatricolazioni all’università ormai chiuse e anche presso il Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione di via Bramante si cominciano ad analizzare i dati, che non sono ancora definitivi, ma che qualche considerazione inducono a farla.
Se ci si riferisce al numero degli immatricolati – dice il prof. Nello Scarabottolo, coordinatore del corso di Informatica – i dati non sono ancora definitivi, tuttavia vi è un trend di leggero calo, ma non solo per il polo di Crema. C’è la tendenza generalizzata verso un abbassamento progressivo di interesse verso questo tipo di percorsi universitari, che si sta evidenziando da tempo e si riflette anche su Crema”.
In città l’offerta didattica dell’università di Milano per l’anno accademico 2011-2012 si articola in 3 corsi di laurea di primo livello e 2 percorsi magistrali. Per i primi: informatica, sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche, sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche (corso on line). Le lauree magistrali: sicurezza informatica e informatica.
Si potrebbe dire informatica in sofferenza?
In generale direi che non si tratta di un crollo – afferma il prof. Scarabottolo – rispetto agli anni di massimo splendore, quando abbiamo avuto circa 250 iscritti, ora abbiamo complessivamente circa  la metà degli iscritti, ma come dicevo prima, il trend è generalizzato per questa tipologia di laurea e nel particolare, qualche piccolo aggiustamento ci potrebbe ancora essere”.
Il coordinatore del corso di Informatica pone l’accento sull’evoluzione dell’interesse suscitato nei giovani dal suo settore:
Bisogna far capire ai ragazzi che si tratta di percorsi universitari interessanti e utili per entrare nel mondo del lavoro e a Crema ci sono competenze di primo piano”.
Per veicolare questo messaggio state pensando a qualche iniziativa particolare rivolta alle scuole superiori cittadine?
Stiamo riprendendo i contatti con le scuole. Certamente a Crema, ma non solo, penso a Casalpusterlengo, Codogno, le province di Bergamo e Brescia. Vogliamo fare un orientamento mirato, entrare nelle scuole ed evitare quelle fiere dove i ragazzi raramente si fermano per conoscere i vari percorsi universitari”.
Università e città, il rapporto prosegue?
Sinceramente non notiamo disaffezione da parte del territorio, anzi. Ormai i problemi che in passato hanno interessato la struttura di via Bramante, sono superati da tempo. Il collegamento con comune, provincia e aziende del territorio c’è sempre. Certo, ad esempio a Crema non ci aspettiamo di trovare la multinazionale di riferimento, ma il dialogo con le aziende esistenti continua. Il problema è un altro: far capire ai giovani che questo è un buon percorso di studio per il loro futuro”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...