Cronaca

Società mista per il servizio idrico,
centrodestra diviso su tutto il fronte:
da quello politico a quello geografico

Il presidente Salini non arretra sulla proposta di società mista (con privato al 40%) per la gestione del servizio idrico nel cremonese. Ma il centrodestra non ha ancora la garanzia dei numeri nell’assemblea dei sindaci del territorio per blindare e approvare la proposta. Dopo un primo rinvio, lo scorso 22 novembre, della conferenza dei sindaci proprio perché manca compattezza sulla proposta di società mista, la Provincia ha messo in agenda una nuova riunione nel tentativo di chiudere la partita.
L’assemblea è in programma per lunedì 12 in sala Zelioli Lanzini, a CremonaFiere e le lettere di convocazione ai sindaci sono partite ieri. L’incontro, però, potrebbe slittare nuovamente. Colpa delle divergenze tra i sindaci del centrodestra e del doppio binario della Lega, con l’area cremonese favorevole alla società mista e l’area cremasca capeggiata dal sindaco Bruttomesso a sostegno della società interamente pubblica. Area decisamente critica per il centrodestra è il soresinese-soncinese, con i sindaci Bertusi e Gallina tutt’altro che allineati con Salini. Anche per questo, nel primo pomeriggio di oggi, il presidente della Provincia ha incontrato una delegazione di sindaci (tra i quali appunto Bertusi e Gallina) in vista anche della commissione congiunta Affari Istituzionali/Controllo e Garanzia in progamma subito dopo, alle 16 in amministrazione provinciale.
L’incontro tra Salini e i sindaci del centrodestra si è protratto oltre il previsto, tanto da far slittare l’inizio della commissione di una mezz’ora buona. Lunga e combattuta la seduta congiunta delle commissioni, con il centrosinistra all’attacco. “Il presidente vuole andare avanti sulla strada della società mista senza tenere conto del referendum – è il commento di Giampaolo Dusi (Prc) -, ma il popolo non è deficiente e non può essere ignorato”. Sempre dal centrosinistra si mettono in evidenza i contrasti di una maggioranza divisa tanto sul fronte ‘geografico’ (area Soresina/soncino) quanto su quello politico (Pdl spaccato e Lega a metà fra Crema e Cremona).
Presente in commissione anche l’assessore comunale Francesco Bordi, in rappresentanza del Comune di Cremona, schierato per la società mista ma, a quanto pare, senza troppa convinzione (è anche grazie a Bordi che il 22 novembre l’assemblea dei sindaci si è conclusa con un rinvio). Secondo Giuseppe Trespidi, Udc, “oggi Salini ha recuperato il rapporto con il soresinese”.
Le divisioni nel centrodestra restano ad ogni modo evidenti: si capirà lunedì se Salini ha i numeri per chiudere la partita. Il semplice rinvio dell’assemblea, fa notare il centrosinistra, sarebbe un ulteriore segnale di difficoltà del Presidente.

 

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