Cronaca

La Fulcheria: l'8 maggio la prima ciclostorica cremasca

Morena Saltini, Pierangelo Cerioli, Davide Severgnini, Graziano Bossi

Passato, presente e futuro tutti nella stessa manifestazione? È possibile. Basta prendere qualche decina di biciclette d’epoca, inserirle nel contesto di un evento mercatale di una domenica di maggio, e spingere per il cambio di rotta verso una mobilità più sostenibile e meno ingolfante. Tutto questo sarà La Fulcheria, la manifestazione organizzata da Fiab Cremasco e Confcommercio Cremona, in collaborazione con gli ambulanti della Fiva, per tutta la giornata di domenica 8 maggio.

Illustrata stamani in conferenza stampa, La Fulcheria affiancherà ai tradizionali operatori del mercato gli espositori di bici d’epoca, e porterà sotto le pensiline di via Verdi la Ciclofficina targata Fiab ed alcuni spazi dedicati all’accessoristica per le due ruote di una volta. Come commenta l’assessore Morena Saltini, “c’è grande attesa per l’evento, che si preannuncia un’iniziativa molto attraente. Avere un’esposizione di bici d’epoca è un elemento in grado di richiamare attenzione, e non solo dai grandi appassionati. Anche nel più ampio contesto di Crema città europea dello sport, Fiab e gli ambulanti hanno dato vita ad un progetto davvero originale”.

Particolarità della giornata sarà la ciclostorica ludico-motoria, ovvero una biciclettata da Crema al museo Azzini a Soresina, interamente dedicato alle biciclette. Si tratta di una gita per biciclette d’epoca, ma è aperta anche a chi non possiede mezzi fabbricati prima del 1986 – 5 euro il costo di partecipazione, inclusivi di assicurazione e merenda al ritorno. “L’idea – chiarisce Davide Severgnini, referente Fiab Cremasco – nasce dal fatto che una ciclostorica nel Cremasco ancora mancava. Eppure in Italia se ne fanno dappertutto”. Il nome dell’iniziativa deriva invece dall’Isola Fulcheria, che un tempo si estendeva tra il Serio e l’Adda: “è un ritorno al passato – aggiunge Severgnini – al territorio delle origini, che l’itinerario della biciclettata vuole ripercorrere”.

“Come Confcommercio – osserva Graziano Bossi, vicepresidente provinciale – abbiamo deciso di supportare questo evento immaginandoci un evento mercatale che tornasse indietro di qualche anno, quando la gente andava al mercato in bicicletta, caricata la spesa, tornava al paese sempre su due ruote. La ciclovintage, in questo senso, non solo permetterà di ripercorrere alcuni passaggi dei territori cremaschi, ma abitua all’idea di una mobilità differente: più paesaggista, più cicloturistica, più godibile”.

Cosa significa un evento di questo tipo per gli amanti di biciclette d’epoca lo spiega Pierangelo Cerioli, che da tempo gira l’Italia in sella alla sua due ruote d’epoca: “è un’occasione per far conoscere a chi non è dell’ambiente cosa stiamo facendo, in che maniera vediamo il ciclismo. Utilizziamo bici d’inizio secolo senza cambio, dove ciò che fa è solo la forza umana. E poi c’è il piacere della scoperta di nuovi posti, e la conoscenza di nuovi appassionati. Le biciclette non passano mai di moda: si assomigliano tutte l’una con l’altra, e anche se gli anni passano loro rimangono il mezzo più ecologico e alla portata di tutti”.

Stefano Zaninelli

 

 

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