Welfare aziendale
in Comune, per il
M5S è “un privilegio”
“Il sindaco ha dichiarato che il progetto sarà a costo zero per le casse del Comune, mentre in realtà è già costato circa 50 mila euro di fondi finanziati dalla Regione, ossia soldi pubblici di tutti i cittadini”. il Movimento 5 Stelle non ci sta e punta il dito contro In…tempo, il progetto di welfare aziendale adottato dal Comune di Crema.
MOTIVAZIONI – Ciò che più perplime gli esponenti cremaschi del Movimento 5 Stelle “sono le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a partecipare a questo bando: ammorbidire la contrattazione con sindacati e dipendenti, ma soprattutto sostituire i famosi, ma sempre più difficili da ottenere, “premi” ai dipendenti comunali”.
DISPARITÀ – “Per accedere alle tariffe agevolate – spiegano – è sufficiente avere un contratto di 25 ore settimanali: in sostanza, tutti i 200 dipendenti ne hanno diritto. Al Comune di Crema c’è un’alta percentuale di lavoratori part-time ed i contratti pubblici già consentono una conciliazione lavoro-famiglia molto superiore a quanto non lo consentano i contratti privati. Anche a Crema il mondo del lavoro viaggia a due velocità, e tale iniziativa contribuisce ad allontanare sempre di più pubblico e privato”.
TRUCCHETTI – Forte convinzione del M5S è che “si debba seguire l’esempio di Casalmaggiore e Viadana, che a fine 2015, hanno ottenuto simili finanziamenti, ma li hanno destinati alle donne di alcune aziende private dei loro Comuni. Riteniamo più proficuo per tutti i Cremaschi che il sindaco prenda spunto da queste azioni rendendo accessibili questi servizi a quanti più Cremaschi possibile – concludono – anziché ricorrere a trucchetti per dispensare benefit dove non ce ne è bisogno”.
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