La Lega Nord
dice no alla fusione
tra Lgh e A2A
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La Lega Nord di Crema dice no alla fusione tra Lgh (Linea Group Holding) e A2A ed esprime forte preoccupazione rispetto alle ipotesi che si prospettano.
L’opposizione della Lega arriva a seguito della lettera di intenti, scritta una quindicina di giorni fa, da A2A,la multiutility municipalizzata dell’area milanese e bresciana, quotata in borsa, a Linea Group Holding, società per azioni a capitale pubblico, partecipata oltre che dal comune di Crema, dai comuni di Cremona, Pavia, Lodi e Rovato, che svolge servizi fondamentali quali, raccolta e smaltimenti rifiuti e gestione di impianti tra cui il teleriscaldamento.
Una lettera che è il primo atto concreto di una fusione, di cui si parla da tempo, nei confronti della quale la Lega Nord intravede dei rischi per i cittadini cremaschi che potrebbero vedere aumentate le tariffe di molti servizi e non avrebbero più una rappresentanza diretta del proprio comune a cui fare riferimento, perché inglobato in un assetto societario molto più ampio e dai molteplici interessi.
La preoccupazione della Lega Nord deriva soprattutto dal processo di accelerazione verso la fusione che si è avviato nell ultimo periodo. Sembra più una spartizione di poltrone tra sindaci allineati dallo stesso colore politico, che oggi siedono in a2a e lgh. Un’operazione, quella della fusione, che secondo la Lega potrebbe appianare i debiti delle municipalizzate poco virtuose, a discapito delle partecipate che hanno i conti in ordine grazie alle tasse pagate dai cittadini.
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