Politica

Progetto Crema 2020
Una stazione futuristica

Il sindaco Bonaldi e l’assessore Bergamaschi mostrano il progetto

CREMA – Lui ci crede e con il suo entusiasmo trascina anche gli altri. Ha preparato un progetto in più step per riqualificare la zona della stazione, mettere in piedi, dopo oltre quarant’anni di progetti a vuoto, il sottovaso, consentire la riqualificazione dell’area dell’ex Everest. Tutto in un colpo solo? No, perché trovare oltre dieci milioni di euro oggi (ma anche domani…) è impossibile. Lui è Fabio Bergamaschi, assessore alla mobilità e altro del nostro comune che ieri ha presentato una prima tranche del progetto, molto bello e un po’ avveniristico, presentato ieri alla stampa con il supporto del sindaco Stefania Bonaldi, anche lei molto contenta di questo progetto che, se realizzato, sarà un pezzo importante nella storia di Crema. Si tratta di trovare 2.108.000 euro per fare quel che si dice una rivoluzione della zona che, come tutti i cremaschi sanno, ormai è a un passo del centro cittadino ed è punto importante che non si può lasciare in mano a chi ne fa scempio. I soldi, prima di tutto. Quello presentato è il progetto emblematico del comune di Crema che viene presentato alla fondazione Cariplo perché assegni una parte dei 7.5 milioni di euro destinati alla nostra provincia per quest’anno. Il progetto è di grande impatto perché coinvolge diverse realtà e soprattutto appare avveniristico nella sua semplicità. Rivitalizzare e ripulire l’area della stazione, coinvolgendo diversi partner, come le Ferrovie e le autoguidovie per fare qualcosa di innovativo. La vasta area sottosviluppata e in gran parte in disuso di oggi diventerà qualcosa di pulsante nella città, visto che siamo praticametne in centro. In progetto 15 pensiline tecnologiche per i pullman, con pannelli elettronici che annunciano l’arrivo e la partenza; due pensiline a pannelli solari che permettono, tra l’altro, di ricare i cellulari; car sharing e byke sharing. Queste ultime con sette punti in città dove prendere e lasciare le bici, mentre le auto, con un costo di cinque (forse sette) euro l’ora, si potranno prendere per raggiungere le stazioni o gli aeroporti e lasciare negli appositi posteggi, pagando solo il costo orario. Un deposito per biciclette che funziona con microchip: il portone si apre solo se hai il tuo microchip personale e ti lascia uscire solo con la tua bicicletta, che riconosce grazie alla compatibilità tra il tuo microchip e quello della bici, che devono corrispondere. Altrimenti resti chiuso dentro. Chi mette i soldi? 1.5 milioni la fondazione Cariplo, mezzo milione il comune e 108mila le Autoguidovie. Tempi? Aspettando la Cariplo si arriva a fine anno. Quindi se ne parla il prossimo anno. Però sindaca e assessore ci credono e con il loro entusiasmo spingono a pensare in grande e a una città proiettata nel futuro entro pochi anni.

Pgr

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