Cronaca

Erba alta nel parcheggio disabili
“Comune, devo ferirmi un’altra volta?”

Il parcheggio riservato alla disabile, invaso dall’erba, come si presenta oggi; nell’articolo, Paola Lucchi

CREMA – Storia di ordinaria incuria, quella che segnaliamo e storia che irrita perché va a ledere non diciamo solo i diritti, ma la sicurezza di una cittadina disabile, già colpita dall’incuria, ancora in lotta con il comune che non vuole riconoscerle quanto richiesto per il danno provocato e la costringe a ricorrere al giudice e, immemore di quel che è successo e di quel che succederà in un’aula di tribunale, persevera in un atteggiamento che pare addirittura persecutorio. Stiamo parlando della vicenda di Pierina (Paola) Lucchi, una donna che vive su una sedia a rotelle e che, davanti alla sua abitazione, ha un parcheggio riservato per i portatori di handicap che le permette di lasciare l’auto, prendere la sedia a rotelle e tornare a casa. Ma… c’è un ma. Il parcheggio non è come la maggioranza dei posti auto, cioè asfaltato, ma il comune ha pensato di utilizzare il prato armato, cioè mettere quei mattoni forati all’interno dei quali cresce l’erba. Che, naturalmente, va tagliata. Già lo scorso anno la Lucchi aveva fatto presente che l’erba troppo alta per lei era pericolosa perché le impediva un corretto uso della sedia a rotelle, chiedendo di tagliarla. Inutilmente, fin tanto che un giorno l’erba si era avviluppata alla sedia a rotelle facendo rovinosamente cadere la donna che aveva riportato ferite. Alla fine, 2700 euro di spese che la donna ha chiesto al comune ricevendo come ultima comunicazione, lo scorso 17 aprile, la proposta di fare a metà di tutto: il comune avrebbe saldato solo 1200 euro oltre alle spese medice al 50% e a un concorso per le spese legali. Proposta respinta dall’avvocato della donna che ha annunciato la causa. Ma è cambiato qualcosa? Assolutamente nulla perché l’erba nel parcheggio riservato oggi, come si vede nella foto, continua a essere trascurata e torna a essere pericolosamente alta.

Pgr

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